Trovate la versione estesa dell’articolo a questo link.
Qui di seguito una sintesi, per chi è di fretta.
Mille cose può fare per voi il vostro medico di famiglia, ma ce ne sono alcune (poche ma importanti) che proprio non può fare per legge. Evitando di chiederle eviterete di farvele negare e, oltre a permettere al medico di lavorare meglio, vi farete voler bene.
1. I CERTIFICATI PER TELEFONO. Il medico non può fare un certificato di malattia senza vedervi di persona. Il fatto che il certificato venga trasmesso telematicamente all’INPS, e che il malato possa comunicare il numero di protocollo al datore di lavoro (anche se di fatto semplifica molto la procedura e potrebbe evitare il contatto fisico tra medico e paziente) non cambia le cose.
2. I CERTIFICATI PER IERI (O PER DOMANI). Da quanto detto sopra, deriva che io devo rilasciare un certificato nel giorno in cui constato l’impossibilità di lavorare. Se il paziente era ammalato ieri e non è andato a lavorare (ma oggi ci è andato), non posso fare più nulla. Ieri io non ho potuto constatare lo stato di malattia. Quindi il certificato non si può fare. La giornata lavorativa di ieri è persa.
[A margine, vi prego di memorizzare il seguente concetto (e di ripeterlo tutte le sere prima di dormire): non si rilasciano MAI, per nessun motivo al mondo, certificati con data diversa da quella in cui vengono redatti. Mai].
3. LE PRESCRIZIONI DI FARMACI PER “FARE LA SCORTA”. Che sia per un lungo soggiorno all’estero, o perché avete una casa al mare, una in montagna e una al lago e volete riempire i relativi armadietti di medicinali, il medico non può prescrivere terapie per più di due mesi. Altrimenti diventa un medico “iperprescrittore” e può essere sanzionato.
È molto più di una consuetudine: è una legge.
4. PRESCRIVERE “TUTTI GLI ESAMI” PER UN CONTROLLO. Tenete a mente che:
A) – il medico è tenuto alla cosiddetta APPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA (cioè prescrivere solo quello che è appropriato per quella precisa condizione di malattia) che non è un vago concetto etico, ma un preciso obbligo, che se non rispettato viene pesantemente sanzionato.
B) – Gli esami si richiedono quando c’è una precisa indicazione (una malattia da controllare o dei sintomi precisi), anche se in certi casi si possono prescrivere in soggetti del tutto sani per individuare fattori di rischio particolari (es. la mammografia periodica, il PAP test, la ricerca del sangue occulto nelle feci, eccetera).
Se volete fare esami “per controllo” in assoluto benessere, vi consiglio di donare il sangue. Diventando donatori AVIS, oltre a rendervi utili, avrete un set di esami periodici gratuiti ogni volta che donate e potrete usufruire di esenzione ticket per alcuni accertamenti. Fantastico, no?
5. FARE CERTIFICATI COMPIACENTI. Cioè fare un certificato scrivendo non quello che il medico constata realmente, ma quello che… gli si chiede di scrivere. È un po’ il comune sentire che si possa ricorrere al certificato medico quando proprio non si sa più dove sbattere la testa, per ottenere piccoli o grandi benefici che altrimenti non si potrebbero avere. Non funziona così.
Se da una parte il medico non può rifiutare il certificato che gli viene richiesto, dall’altra può certificare solo quello che constata direttamente. Il certificato medico è tenuto in alta considerazione proprio perché al medico si riconosce una grande autorevolezza quando accerta le condizioni di salute di una persona. Questo è un bene e tutela l’ammalato, ma la grande “forza” del certificato medico non deve essere usata con leggerezza.
Come diceva Spiderman: “da un grande potere derivano grandi responsabilità”.